Pignoramento pensione di reversibilità

Pignoramento pensione di reversibilità

Riccardo Corradino
- Esperto debiti

Il pignoramento della pensione di reversibilità è possibile, nonostante questa misura di previdenza sociale sia spesso l’unica fonte di reddito del familiare di un lavoratore deceduto.

Con questo articolo spieghiamo come è possibile limitare il pignoramento sulla reversibilità incassata dai superstiti.

Differenza tra pensione indiretta e pensione di reversibilità

Per fare chiarezza sull’argomento dobbiamo partire dalla distinzione fra “pensione indiretta” e “pensione di reversibilità”. Benché entrambe queste pensioni siano destinate ai familiari aventi diritto di un lavoratore morto, ci sono delle differenze sostanziali anche ai fini del pignoramento.

La pensione indiretta è la prestazione pagata a seguito del decesso di un lavoratore non ancora pensionato. Invece, la pensione di reversibilità è la prestazione che viene pagata dall’ente previdenziale ai familiari di un lavoratore già pensionato al momento della sua morte.

Come funziona il pignoramento della pensione di reversibilità

Il creditore che propone ricorso alla giustizia affinché venga soddisfatto il credito concesso al pensionato debitore defunto può ricorrere al rintraccio della pensione: la facoltà concessa dalla legge di accedere all’Anagrafe Tributaria per identificare con esattezza il tipo di pensione, l’ammontare lordo e l’ente che la eroga.

Un passaggio molto importante per procedere al pignoramento presso terzi, per fare in modo che l’importo della pensione venga aggredito presso l’INPS o presso la banca (o le poste) in cui viene depositata. Nel rispetto dell’iter visto anche per il pignoramento della pensione dei lavoratori in vita.

Per quanto riguarda la procedura esecutiva

la pensione di reversibilità e la pensione indiretta sono pignorabili, in quanto non vengono elencate nell’art. 545 del Codice di Procedura Civile tra le somme che non possono essere pignorate.

Sulle somme che possono essere espropriate dal creditore valgono i limiti al pignoramento della pensione per coloro che sono ancora in vita, con il riferimento fondamentale al minimo vitale.

Come evitare il pignoramento della pensione di reversibilità

Per tutelare la pensione di reversibilità, così come anche quella indiretta, da eventuali creditori del defunto che potrebbero agire per pignorarla, i parenti superstiti che hanno diritto alla pensione possono avvalersi della rinuncia all’eredità.

Si tratta di una dichiarazione scritta che deve presentare ad un notaio o al Cancelliere del Tribunale chi è chiamato all’eredità può rinunciare ad essa. Il termine è di 10 giorni dalla morte del debitore, altrimenti il diritto di successione sarà pienamente valido.

Solo con l’atto formale di rinuncia all’eredità il familiare superstite avrà diritto a ricevere la pensione di reversibilità (o quella indiretta) non gravata da un’esecuzione forzata, perché questa pensione non si trasferisce per diritto di successione ma per diritto attribuito da una legge speciale.

Il diritto a ricevere la pensione di reversibilità anche a fronte della rinuncia ereditaria è stato espresso inequivocabilmente dalla Corte Costituzionale, sentenza n. 286/1987.

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