Sei sommerso dai debiti e non sai cosa puoi fare per venirne a capo e uscirne al meglio possibile?
Per prima cosa, non farti prendere dal panico o dalla fretta, entrambe cattive consigliere in questi casi così delicati. Per capire come uscire dai debiti è indispensabile mantenere calma e lucidità per affrontare con successo la situazione presente.
Esdebitamento, ristrutturazione, liquidazione o concordato? E ancora saldo e stralcio o mutuo per consolidamento debiti? Sono tutte soluzioni altamente valide per venire incontro a chi è sommerso dai debiti e non sa cosa fare. È opportuno sottolineare subito che queste ultime richiedono uno sforzo, non sono bacchette magiche che risolvono il problema dal nulla, ma sono buone strade per uscire dalla situazione in cui ti trovi.
Parliamo di tutto questo nel nostro articolo, che ti propone soluzioni pratiche che possono risolvere, una volta per tutte, tutti i tuoi problemi debitori.
Se sei interessato a saperne di più continua pure a leggere.
Effetti dei debiti non pagati
Quali sono gli effetti evidenti che si ripercuotono su chi è sommerso da debiti che non riesce a estinguere? Sono diversi e tristemente conosciuti:
- Decreti ingiuntivi
- Pignoramenti immobiliari
- E ancora pignoramento dello stipendio/pensione/conto corrente.
Questi sono soltanto alcuni degli effetti dei debiti non pagati, che spesso derivano o sono comunque strettamente connessi a:
- Instabilità economica/politica
- Insanabilità di una crisi che non retrocede
- Impossibilità per tantissime famiglie di arrivare con le proprie forze a fine mese.
Poi vi è qualcosa di non materiale, che va oltre la perdita di denaro, ed è il malessere fisico e psichico che incide sulla qualità di vita e che a lungo andare deteriora.
È il momento di dire basta. Se sei sommerso dai debiti ecco cosa devi fare: usufruire di una, piuttosto che di un’altra, delle soluzioni messe a disposizioni dal nostro ordinamento in base alle garanzie possedute e all’entità del tuo debito.
Legge Salva Suicidi 3/2012
Non potevamo di certo non iniziare con la Legge sul sovraindebitamento, ovvero la Legge 3/2012 conosciuta anche con il nome di Legge Salva Suicidi.
Emanata dallo Stato a favore di chi non ha la possibilità di ripagare i propri debiti, consente al debitore di pagare soltanto una percentuale di quanto dovuto. È fondamentale in questa procedura che le parti in causa (debitore e creditore) trovino un accordo soddisfacente. In caso contrario, infatti, il debitore deve pagare il suo debito per intero.
Per accedere alla Legge 3 del 2012 è necessario che il soggetto interessato abbia determinati requisiti e segua, con l’aiuto di un professionista, una specifica procedura.
Esdebitamento
Iniziamo con il parlare dell’esdebitazione. Di che si tratta? Secondo quanto stabilito dalla legge italiana sul sovraidebitamento, nel caso in cui la crisi debitoria non sia stata determinata da grave colpa o da malafede del soggetto interessato, quest’ultimo può usufruire dell’esdebitazione.
Chi può usufruirne? Coloro che hanno contratto un debito:
- A causa del lavoro (professionista, imprenditore)
- Per motivi personali e familiari.
Con l’esdebitazione si può avere la decurtazione dei debiti, anche di quelli che sono stati contratti con il Fisco, Agenzia delle Entrate-Riscossione.
È opportuno comunque sottolineare che un debitore può utilizzare a proprio vantaggio questo beneficio soltanto una volta. Inoltre, come prescrive la stessa legge, nel caso in cui nei successivi 4 anni
sopravvengano utilità rilevanti, che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento
il debitore è chiamato a saldare il debito per quanto possibile.
Ristrutturazione dei debiti del consumatore
Nel caso in cui il debito in questione sia di un privato, che si tratti di azzeramento o di decurtazione parziale, quest’ultimo può fare ricorso al Piano del Consumatore o, come si chiama ad oggi, alla Ristrutturazione dei debiti del consumatore.
In cosa consiste questo procedimento? Nel depositare un’istanza con la quale, dopo aver illustrato nel dettaglio la situazione economica del soggetto interessato, si fa richiesta di cancellazione del debito a fronte di un pagamento minimo.
E se il debitore non è in possesso di beni, di un reddito o più in generale di un patrimonio? In questo caso particolare la cancellazione del debito avviene senza che il soggetto debitore debba pagare nulla.
Le soluzioni proposte sono diverse. Qualche esempio?
- Vendita di un immobile e pagamento dei creditori
- Cessione di una parte dello stipendio o della pensione.
Al ricorso è necessario allegare un documento redatto dall’organismo di Composizione della Crisi. Come risaputo, al suo interno vengono riportati, in maniera dettagliata, tutti i dati indicanti l’attendibilità e l’adeguatezza del debitore. Al ricorso si aggiunge anche un altro documento, con il quale si illustra la situazione finanziaria, patrimoniale ed economica del debitore.
Ricordiamo inoltre che la decisione di accordare o meno al debitore il beneficio dipende dal giudice, mentre il consenso dei creditori non è necessario.
Concordato minore
Parliamo adesso di concordato minore. Se i debiti sono connessi all’esercizio dell’attività lavorativa, d’impresa o professionale, allora la procedura è diversa.
Il concordato minore non è altro il procedimento conosciuto anche con il nome di accordo di composizione della crisi. Qual è la differenza? Il voto dei creditori.
Infatti, depositato il ricorso al giudice, i creditori sono chiamati a esprimere un voto e a dare il loro consenso.
Liquidazione controllata del sovraindebitamento
Un’altra soluzione possibile, se sei sommerso dai debiti e non sai cosa fare, è quella di ricorrere alla liquidazione dei beni con la sussistenza dell’accordo dei creditori.
Vediamo di cosa si tratta. La struttura della procedura ricorda da vicino la liquidazione giudiziale. L’obiettivo, infatti, è quello di liquidare il patrimonio del soggetto debitore al fine di poter dividere l’atto ai creditori.
Anche la liquidazione controllata del sovraindebitamento permette al soggetto interessato di usufruire, secondo specifiche condizioni, della esdebitazione. Il risultato finale? Liberarsi del tutto e definitivamente dei propri debiti.
Saldo e Stralcio
Come non parlare del saldo e stralcio per chi è sommerso dai debiti e non sa cosa fare?
Come risaputo il saldo e stralcio dei debiti è un accordo tra debitore e creditore che consiste nella sostanziale riduzione del debito. Anche in questo caso si tratta di una soluzione che vuole venire incontro a coloro che che versano in grave difficoltà economica.
Quali debiti si possono stralciare? Tanti, come ad esempio quelli contratti con: privati, istituti bancari finanziari, la tanto temuta Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex-Equitalia).
Mutuo per consolidamento debiti
Non hai ancora trovato la soluzione che fa per te? C’è il mutuo per consolidamento dei debiti.
Si rivolge chiaramente a debitori in difficoltà soprattutto con banche e finanziarie. La procedura consente al soggetto di richiedere un finanziamento unico che possa coprire del tutto il debito, garantendo chiaramente un piano di rientro agevolato.
Il mutuo liquidità può essere richiesto da coloro che hanno garanzie personali, come un immobile di proprietà o una busta paga o ancora una pensione.
Per approfondire ulteriormente le soluzioni debitorie proposte, ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo dedicato all’argomento.
Affidati a un professionista
Quando si hanno tanti debiti, il “fai da te” è altamente sconsigliato. Per ottenere un risultato che possa essere risolutivo, il nostro consiglio è quello di affidarsi a un professionista del settore.
Soprattutto quando si tratta di debiti e di seguire iter burocratici complessi e perlopiù lunghi e spigolosi, avere dalla propria parte un professionista qualificato, che sa cosa fare e quando agire è già un passo avanti. E quanto detto vale sia nel caso tu abbia debiti con banche e finanziarie, sia con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La mancanza di conoscenza in una negoziazione di questo tipo è altamente rischiosa e potresti non ottenere il risultato sperato anche solo per un cavillo.
Per scegliere da chi farti affiancare in questa situazione ti consigliamo di leggere anche: