Se ti trovi in una situazione in cui sei oberato dai debiti e ti preoccupa il rischio di azioni legali da parte dei creditori, potresti avere bisogno di comprendere i tuoi diritti e le opzioni disponibili per ottenere la tutela debitori.
In questo articolo, esploreremo cosa significa la tutela dei debitori e come funziona.
E ancora, faremo un esempio pratico di legge a favore dei debitori, elencandoti infine quali sono i diritti comuni di un debitore, quelli cioè che non possono essere negati.
Che cos’è la tutela debitori?
Con il termine “tutela dei debitori” ci si riferisce a un insieme di misure e leggi italiane che sono state promulgate per proteggere e tutelare i consumatori che si trovano in difficoltà finanziarie a causa di debiti non pagati.
Questa forma di tutela mira a fornire ai debitori un certo grado di protezione e assistenza nel gestire i propri debiti e ancora nel negoziare con i creditori (privati e non) e prevenire azioni legali aggressive.
La tutela del debitore può variare da paese a paese e le leggi che la regolamentano possono essere diverse.
Tuttavia, l’obiettivo comune è fornire ai debitori un’opportunità di affrontare e risolvere i problemi finanziari in modo equo e ragionevole, evitando conseguenze dannose come azioni legali, pignoramenti o altre forme di recupero coattivo.
Tutela debitore e Legge 3 del 2012
Un esempio pratico di tutela del debitore è la legge italiana n. 3/2012, introdotta per fornire una maggiore protezione ai debitori in difficoltà finanziarie.
Questa legge mira a prevenire pratiche abusive da parte dei creditori e ad aiutare i debitori a gestire i loro debiti in modo più equo e sostenibile. Per essere più chiari, riportiamo di seguito alcuni passi chiave della legge:
- Sospensione delle azioni esecutive: La legge prevede la possibilità per il debitore di richiedere la sospensione delle azioni esecutive, come il pignoramento dei beni, per un periodo di tempo stabilito. Ciò gli consente di avere una tregua e di cercare soluzioni per gestire i debiti in modo più adeguato.
- Piani di rientro: La 3/2012 promuove l’istituzione di piani di rientro dei debiti che siano sostenibili per il debitore. Questi piani possono prevedere la riduzione degli importi dovuti, la dilazione dei pagamenti o altre misure volte a rendere più gestibili i debiti.
- Procedura di sovraindebitamento: La legge italiana ha introdotto la procedura di sovraindebitamento per consentire al debitore di avviare un processo di negoziazione con i creditori al fine di stabilire un piano di rientro dei debiti. Questa procedura può coinvolgere anche la cancellazione totale o parziale dei debiti in casi eccezionali.
- Divieto di clausole abusive: Non si possono includere, per legge, clausole abusive nei contratti di credito al fine di proteggere i consumatori da pratiche ingiuste o vessatorie da parte dei creditori.
Com’è possibile vedere, la legge n. 3/2012 ha introdotto importanti misure di tutela per i debitori in Italia, offrendo loro la possibilità di affrontare i debiti in modo più equo e favorendo la negoziazione e l’accordo tra le parti coinvolte, al fine di soddisfare entrambe le parti in causa.
Ma è anche opportuno sottolineare che le soluzioni a favore di un soggetto che versa in una grave, comprovata e perdurante instabilità finanziaria sono diverse. Al riguardo abbiamo scritto due articoli, che ti invitiamo a leggere:
I diritti di un debitore
Come debitore, hai diritti specifici che puoi esercitare per ottenere la tutela dei debitori.
Ci sono infatti dei diritti comuni che non possono essere negati. Tra questi ricordiamo ad esempio:
- Notifica: il soggetto interessato ha il diritto di essere informato in modo chiaro e tempestivo sui suoi debiti e sulle azioni che i creditori intendono intraprendere nei suoi confronti.
- Sospensione delle azioni legali. In alcune situazioni, è possibile richiedere una sospensione delle azioni legali dei creditori per un determinato periodo di tempo. Questa interruzione non solo consente di avere una “tregua”, ma al contempo dà la possibilità al debitore di organizzarsi e di trovare una soluzione adeguata.
- Un altro diritto è la mediazione. Quest’ultima è un’opzione in cui è possibile cercare di negoziare con i creditori per raggiungere un accordo di pagamento ragionevole. Un mediatore imparziale può essere di grande aiuto, facilitando la comunicazione e trovando un terreno comune a tutte le parti coinvolte.
- Piani di pagamento. È chiaro che un debitore debba poter usufruire di un piano di pagamento del debito che si adatti e sia consono alle sue capacità finanziarie. Questo potrebbe implicare la riduzione dei tassi di interesse, l’estensione dei termini di pagamento o la riduzione dell’importo del debito.
- Ultimo, ma non per importanza, è la bancarotta. In situazioni estreme, infatti, quando non si è in grado di gestire i propri debiti, è possibile considerare l’opzione della bancarotta. La bancarotta può offrire una soluzione per eliminare i debiti o ripianarli in modo da poter ottenere un nuovo inizio finanziario.
Importanza della consulenza finanziaria
Quando un debitore necessita di tutela, può essere estremamente utile cercare la consulenza di un esperto finanziario o di un consulente per richiedere quella che viene definita: consulenza debiti.
Un professionista esperto può infatti valutare la singola situazione finanziaria, aiutando l’interessato a comprendere quali sono i suoi diritti e le opzioni disponibili. Può guidarlo attraverso il processo di negoziazione con i creditori. E ancora attraverso il più estenuate percorso di risoluzione del debito.
La consulenza del debito può dare una prospettiva chiara ed esaustiva sulle reali possibilità del debitore. Inoltre, consente di pianificare un budget ragionevole e fornisce strumenti e strategie indispensabili per gestire i debiti in modo efficace.
Ancora, una consulenza fornisce ad esempio:
- Analisi dei tassi sui prestiti in corso, degli interessi di mora e delle clausole contrattuali
- Calcoli tassi Usura / Taeg
- Rimodulazioni dei piani di ammortamento
- Assistenza in caso di estinzione anticipata del debito
- Decadenza del beneficio del termine.