Uno dei rischi che si corre quando non si è in grado di saldare un debito è il pignoramento dello stipendio, entro i limiti della legge. Ma è possibile evitare il pignoramento dello stipendio? E in quali casi?
In questo articolo di approfondimento vedremo in quali casi si rischia il pignoramento dello stipendio, quando si può evitare, in che modo ed entro quali limiti.
Pignoramento dello stipendio: come funziona e quanto possono pignorare
Il pignoramento dello stipendio è una forma di pignoramento presso terzi prevista dall’articolo 543 del Codice di procedura civile a cui il creditore ricorre nel momento in cui il debitore non ripaga il suo debito.
Si tratta, quindi, di un procedimento che consente al creditore di rientrare del suo credito.
È considerato un pignoramento presso terzi in quanto non si rivolge in modo diretto al debitore ma è rivolto al suo datore di lavoro che dovrà trasferire la quota pignorabile al creditore. È, inoltre, considerato un pignoramento di cose mobili, o pignoramento mobiliare.
Per poter essere valido, il pignoramento richiede diversi passaggi burocratici e fasi formali che possono richiedere anche diversi mesi. È necessario che il creditore consegni l’Atto di pignoramento al pubblico ufficiale in modo che questi possa notificare l’atto al debitore oltre che al datore di lavoro o all’istituto di credito. Per procedere con il pignoramento il datore di lavoro è tenuto a comunicare al creditore l’importo dello stipendio del debitore con raccomandata A/R.
Vi sarà poi l’udienza davanti al giudice che verificherà la veridicità del credito autorizzando il pignoramento.
Il limite dello stipendio pignorabile è di un quinto del totale. Tutti gli stipendi sono pignorabili, senza eccezione, ma è possibile evitare il pignoramento in alcuni casi. Non è, invece, possibile pignorare lo stipendio per due debiti diversi nello stesso momento se si tratta di due tipologie uguali di debito.
Invece, nel caso di doppio pignoramento dello stipendio per debiti diversi, il limite è di metà dello stipendio, garantendo comunque il minimo vitale.
Pignoramento dello stipendio: in quali casi è previsto
Il pignoramento dello stipendio è previsto per varie tipologie di debito che il debitore non è in grado di ripagare al creditore. Questo vale, ad esempio, per i crediti alimentari, ossia per il mantenimento dell’ex coniuge o dei figli.
Un’altra tipologia di debito che prevede il pignoramento dello stipendio è quella dei debiti tributari, ma tale procedimento è previsto anche in caso di debiti verso finanziarie e istituti di credito.
Come evitare il pignoramento dello stipendio
Ci sono tre modi con cui è possibile evitare il pignoramento dello stipendio, attraverso un’opposizione, che può essere:
- All’esecuzione;
- Agli atti esecutivi;
- Del terzo all’esecutore.
Opposizione all’esecuzione
Un primo modo per evitare il pignoramento dello stipendio è l’opposizione all’esecuzione. Questa possibilità è prevista dall’articolo 615 del Codice di Procedura civile. Questo metodo prevede la contestazione del diritto del creditore a procedere con l’esecuzione forzata nei confronti del debitore.
Questo può avvenire sia prima che il pignoramento venga confermato dal Tribunale e sia quando è stato già approvato.
Nel primo caso si propone opposizione al precetto con una citazione davanti al giudice competente per materia e territorio. Invece, nel secondo caso viene proposto il ricorso al giudice che fisserà l’udienza con le parti.
Sarà quindi il giudice a verificare che ci sia o meno la sussistenza del diritto da parte del creditore.
Opposizione agli atti esecutivi
Con l’opposizione agli atti esecutivi, invece, si contesta la regolarità con cui è stata intrapresa l’opposizione per la forma del titolo esecutivo, per l’atto di precetto o per le modalità con cui è stato notificato.
L’opposizione può essere presentata con atto di citazione entro 20 giorni davanti al giudice dell’esecuzione o dove è stato notificato l’atto di precetto. In alternativa, l’opposizione si può presentare con ricorso diretto al giudice dell’esecuzione nel termine di 20 giorni.
Opposizione del terzo all’esecuzione
Infine, una terza possibilità è l’opposizione del terzo all’esecutore nel momento in cui il terzo si vede pignorati i propri beni che non fanno parte del patrimonio del debitore.
Come bloccare il pignoramento dello stipendio
È anche possibile, in alcuni casi, bloccare il pignoramento dello stipendio attraverso procedure previste dalla legge, che sono:
- Pagamento nelle mani dell’ufficiale giudiziario;
- Riduzione del pignoramento;
- Accordo con i creditori.
Vediamoli nel dettaglio.
Pagamento nelle mani dell’ufficiale giudiziario
Bloccare un pignoramento è possibile se si presentano le condizioni sancite dall’articolo 494 del Codice di Procedura civile. Infatti, con questa norma è possibile effettuare un versamento all’ufficiale giudiziario con l’importo delle spese per consegnarlo al creditore.
Con questo atto quindi vi è un pagamento, o adempimento tardivo, che blocca di conseguenza il pignoramento.
Riduzione del pignoramento
Nel caso in cui oltre al pignoramento dello stipendio un debitore si vede pignorare anche altri beni, secondo l’articolo 496 del Codice di Procedura civile si può procedere con la riduzione del pignoramento dello stipendio nel momento in cui l’entità dei beni pignorati sia eccessiva rispetto a quanto dovuto al creditore.
Accordo con i creditori
Infine, una terza alternativa è quella di trovare un accordo con i creditori, una scelta che offre vantaggi per entrambe le parti. Infatti, in questo modo è possibile ridurre i costi e i tempi del pignoramento da parte del creditore.
In questo caso, l’avvocato del debitore formula una proposta che può essere un pagamento dilazionato oppure il saldo e stralcio.